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Agosto 2025

Gita ad Assisi

CONDIVISIONE DI UNA GITA PARROCCHIALE DI QUESTE VACANZE ESTIVE
Un gruppetto di ragazzi e di ragazze del Gruppo Giovani, unito a Don Giancarlo, nel mese di Agosto 2025 ha fatto tappa ad Assisi!

 

Ecco il percorso seguito in gita:
– Santuario di rivotorto
– ⁠San Pietro
– ⁠San Damiano
– ⁠Santa Chiara
– ⁠San Francesco
– ⁠Santa Maria degli angeli
– San Francesco piccolino, chiesa nuova

 

Un’esperienza assolutamente da condividere: Suor Paola ha fatto entrare il gruppo in Porziuncola alla sera, post chiusura, e ha raccontato la storia, cosa si vede nelle pitture, e ha spiegato al gruppo la cappellina dove è morto San Francesco.
In serata il gruppo ha dormito dalle suore di casa frate Jacopa.

 

Ecco alcune foto:

 

E un piccolo video …


Percorso sul “Coraggio” 2024 – 2025

Coraggio: quello che serve per vivere, soprattutto adesso

 

Il percorso sul coraggio è giunto al suo termine.
È stato un percorso sperimentale, nato attorno ad una parola, “coraggio”, che è risuonata nei cuori di un paio di persone che sentivano l’esigenza di approfondirla su più campi per scoprirla e conoscerla un pò di più.
Ecco le tappe di questo percorso:
  • “Il coraggio di scegliersi ogni giorno, per sempre”: protagonisti Manuela e Valerio. Hanno raccontato il loro essere coppia da tanti anni, conoscersi, accettarsi ed amarsi l’un l’altro, l’aprire la propria famiglia a figli, biologici o adottati. Hanno testimoniato com’è vivere momenti di difficoltà e di cambiamenti, insieme, come coppia, e la loro volontà di aprire una casa famiglia per dare accoglienza e un futuro a minori in difficoltà.
  • “Il coraggio di parlare di Sorella Morte”, protagonista padre Maurizio Rossi. E’ stato analizzato il rapporto che la società odierna ha con il tema della morte, di come nei secoli a partire dall’Illuminismo e poi con la rivoluzione industriale e tecnologica ci sia stato un cambio di visione e di rapporto. Nell’analisi del rapporto con il Cristianesimo, come riferimento è stato utilizzato il Cantico di San Francesco.
  • “Il coraggio di Maria, il Sì alla vita”, protagonisti frate Antonio Prando e Lucia Mazzola. Si è parlato di sogni e di speranze, di eventi inaspettati e anche dolorosi, di pianti e di preghiere, di decisioni e di affidamento. Elementi che hanno caratterizzato la maternità e l’accoglimento di una nuova vita, ma che sono parte di tutti noi in quanto figli e genitori.
  • “Il coraggio di cambiare Paese”, protagonista Giacomo Rondelli. Responsabile della cooperativa sociale DoMani, Giacomo ha parlato di corridoi umanitari, dei criteri per potervi accedere, dei programmi di accoglienza nel territorio bolognese e della vita nei paesi d’origine dei migranti.
  • “Il coraggio di essere felici”, protagonista Stefano Ropa Esposti. Ha parlato del significato della parola felicità nella cultura giudaica, greca, romana e medievale, di come nel nostro tempo sia cambiata la visione e quali aspetti poter trarre per condurre nel nostro tempo una vita “felice”.
  • “Il coraggio di andare in missione”, protagoniste suor Lucia Zucchini e Anna Lanzarini. Hanno condiviso rispettivamente la loro esperienza in Argentina, come missionaria vicino ai poveri, e quella in un centro estivo a Gerusalemme per bambini in difficoltà.
  • “Il coraggio di avere fede”, protagoniste alcune suore Alcantarine di Bologna. Hanno condiviso i loro modi per vivere la propria fede ed esprimerla agli altri, con i propri talenti (esempio la poesia) e con l’aiuto della Parola.
  • “Il coraggio di uscire da una dipendenza”, protagonisti Enrico e Francesca. Collaboratori del SerDP, hanno analizzato il significato della parola dipendenza, estendendola alla vita di ciascuno e quali possono essere i fattori che fanno entrare una persona in una dipendenza. Hanno discusso di dipendenze buone e non buone e quali conseguenze può incorrere l’individuo ma anche la società. Come fare poi per uscirne? Serve realmente coraggio o la motivazione è un’altra?
  • “Il coraggio di ripartire dopo il carcere”, protagonista Padre Marcello Mattè. Cappellano della casa circondariale di Bologna, ha esposto un’analisi del sistema penitenziario in Italia, le lacune e le contraddizioni. Molte le testimonianze scritte di detenuti, familiari e vittime, utili nell’approfondire il tema ed avere una visione più realistica. Si è parlato anche delle alternative e di quanto ciascuno di noi, come individuo e società, possa fare per migliorare.

La storia dei Domenichini

I Domenichini sono una Confraternita laicale, cioè un gruppo di battezzati, sposati o celibi, laici, devoti a Maria SS., cristiani impegnati, figli della Chiesa che è in Bologna e che hanno voluto dedicare parte del loro tempo al servizio della Vergine Maria e della Chiesa di Bologna.

Durante le cerimonie pubbliche rivestono l’antico abito che ricorda il pellegrino portatore dell’Immagine della Madonna di San Luca. Provengono da tante parrocchie dell’Archidiocesi e li unisce l’amore per Maria.

Siamo nati nel 1742 per onorare la Beata Vergine di San Luca salendo in pellegrinaggio al suo Santuario la domenica (ora si sale solo ogni terza domenica del mese), recitando il S. Rosario e partecipare alla S. Messa.

Il Domenichino è un pellegrino che “cammina” un anno intero per arrivare al suo Santuario nelle strade della vita quotidiana, nel lavoro, nella famiglia, nella preghiera assidua, senza essere un eroe, ma un cristiano che vive con l’esempio della Madonna davanti a se e nel cuore. Essere Domenichino è senz’altro anche un impegno, ma che amiamo molto, perché ci permette di avere un rapporto privilegiato con la B. V. di San Luca nostra patrona.

I Domenichini sono una Confraternita inserita in pieno nella vita dell’Archidiocesi di Bologna e come tale siamo disponibili a tutti gli inviti che ci vengono fatti dal nostro Arcivescovo e dai superiori ecclesiastici per la vita liturgica, devozionale e caritativa della Diocesi e delle singole parrocchie, come le varie peregrinatio con l’icona di Maria.

Inoltre collaboriamo alle varie iniziative del Santuario di San Luca. Saremmo veramente sterili esecutori di lavori manuali se non portassimo la testimonianza del nostro affetto verso la Beata Vergine nel territorio in cui viviamo e nel servizio alla Chiesa che ci ha visto nascere e che ci ha sempre accolto e incoraggiato.

Da duecento anni, infine, accompagniamo il viaggio della Beata Vergine di San Luca dal suo Santuario fino alla Cattedrale e dopo otto giorni la riportiamo al suo luogo di venerazione. Un onore che ancora oggi adempiamo con sacrificio ma con tanto entusiasmo, perché tutta la vita del Domenichino è legata alla Madonna nostra patrona e per noi la discesa, la risalita e la permanenza in città della B. V. di San Luca è il culmine dell’anno. Il trasporto dell’Immagine è per il Domenichino un vero pellegrinaggio, col suo sudore, la preghiera, il sacrificio, e la settimana che la Madonna rimane in Cattedrale è una vera settimana di grazia, ma anche di lavoro: i Domenichini non la lasciano mai sola, sempre solerti, attenti nel trasportarla ed accompagnarla: un’esperienza che tocca il cuore di ogni confratello.

Hai visto i confratelli all’opera?

Vuoi approfondire la loro conoscenza?

Ti piacerebbe essere uno di noi?

Unisciti a noi la terza domenica del mese per il pellegrinaggio, con partenza alle ore 7.00 dall’Arco del Meloncello.

Oppure contatta uno dei sacerdoti del Santuario.

Ecco alcuni spunti per conoscere la Storia dei Domenichini e del loro operato!

 

A) 12PORTE – 29 maggio 2025
Le più belle immagini della discesa in città della Madonna di San Luca sabato 24 maggio.
Riprese di Daniele Binda, Paolo Piersigilli, Roberto Bevilacqua, Luca Tentori, Paolo Emilio Rambelli.

 

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B) Per approfondimento esiste un libro molto ben fatto, dal titolo “I Domenichini” con tutta la storia dalle origini ai giorni nostri.
Autori: Mirco Bertolini e Carlo Pelagalli
Ne abbiamo una copia anche in sacrestia ad Argelato!

 

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C)


Storia della B.V. di San Luca

Alcuni video utili per conoscere la Madonna di San Luca e la discesa dal Colle:

 

1. Il Santuario di San Luca, un video pubblicato dal programma “A Sua immagine”;

2. Queste le notizie di quanto accaduto a Bologna il 24 Maggio 2025, giorno della discesa della Madonna di San Luca;

3. La Benedizione della Madonna in Piazza Maggiore: un video di 12Porte;

4. La risalita della Madonna a San Luca: un video di 12Porte.

Solenni Quarantore 2025

Solenni Quarantore 2025

Da giovedì 1°maggio a domenica 4 maggio la comunità parrocchiale di Argelato ha avuto il privilegio e l’ opportunità di vivere intensamente le solenni 40 ore con folta partecipazione, presenziando alle S.Messe, canti dei vespri e all’adorazione sia comunitaria che personale.

Una lunga processione Eucaristica per le vie del paese, ha accompagnato il Santissimo dalla Chiesa fino al pilastrino della Madonna di Fatima dove è stata impartita la benedizione Eucaristica a tutta la comunità.

Vito Di Maio

 

COSA SONO?

Le 40 ore, sono una pratica devozionale della chiesa cattolica che consiste nell’adorazione continua del Santissimo Sacramento, rappresentato dall’ostia consacrata esposta in un ostensorio, per un periodo di 40 ore, in ricordo del tempo trascorso da Gesù nel sepolcro prima della sua risurrezione.

Nella forma attuale, furono introdotte nel 1527 da Gian Antonio Bellotti a Milano, durante un periodo di guerra, per chiedere l’intercessione divina.
La pratica si diffuse in molte chiese italiane, diventando un momento importante di preghiera e adorazione.

L’esposizione può essere continua o distribuita su più giorni.
Le 40 ore sono un’occasione per riflettere sulla morte e risurrezione di Gesù, sulla sua presenza reale nell’Eucarestia e per rafforzare il proprio impegno cristiano.
È un atto di fede, di riparazione dei peccati e di richiesta di grazie per se stessi, per la chiesa e per il mondo.
Sono anche un’opportunità per riscoprire la bellezza della preghiera, del silenzio e della comunione con Cristo.

 

 

Corso Ministranti 2025

MINISTRANTI

 

Domenica 6 aprile, durante la Santa Messa delle 11, abbiamo avuto la gioia di accogliere, sul nostro presbiterio, 8 giovani ministrandi, 4 ragazze e 4 ragazzi.
Questo momento di gioia comunitario è stato preceduto da 4 incontri di preparazione, tenutosi nelle 4 settimane precedenti.
Il rito prevedeva la “chiamata nominativa” con la solenne risposta “ECCOMI “, la VESTIZIONE, un momento di invocazione allo Spirito Santo su questi ragazzi e a seguire l’invito del sacerdote a salire sul presbiterio, con l’abbraccio al sacerdote, ai diaconi, all’accolito e agli altri ministrandi.
Ringraziamo il Signore per questi doni e lo invochiamo perché susciti altri ragazzi e ragazze desiderosi di servirlo all’altare.